Talpe alla Dda: il radiologo Aldo Carcione tra i condannati

Rubrica: Ateneo palermitano

Con la condanna in appello di Salvatore Cuffaro – 7 anni di reclusione per favoreggiamento aggravato alla mafia – si è concluso il processo “Talpe alla Dda”. Oltre a quella di Cuffaro, sono due le condanne riformate rispetto alla sentenza di primo grado: quella dell’ex manager della sanità Michele Aiello, ora condannato a 15 anni e sei mesi per associazione mafiosa, e quella di Giorgio Riolo, ex sottufficiale del Ros, che dovrà scontare 8 anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa.

Confermate le pene inflitte in primo grado per gli altri imputati. Tra questi c’è anche Aldo Carcione, professore associato della facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Palermo, condannato a 4 anni e 6 mesi per rivelazione di segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico della Procura.

Queste le altre condanne: Lorenzo Iannì (4 anni e 6 mesi), Giacomo Venezia (3 anni), Angelo Calaciura (2 anni), Roberto Rotondo (un anno), Michele Giambruno (9 mesi), Salvatore Prestigiacomo (9 mesi), Antonella Buttitta (6 mesi). Tra gli imputati anche due persone giuridiche: “Diagnostica per immagini Villa Santa Teresa” e “Atm – Alte Tecnologie Medicali” rispettivamente condannate al pagamento di seicentomila euro e quattrocento mila euro. Non si è potuto procedere nei confronti di Adriana La Barbera per la morte dell’imputata.

Matteo Ferrante
(febbraio 2010)