Cittadinanza attiva contro il punteruolo rosso

Rubrica: Ateneo palermitano

Vi risparmiamo lo sproloquio introduttivo sul punteruolo rosso. Diamo per scontato che sappiate di cosa si tratta dal momento che questo piccolo parassita ha già devastato il paesaggio palermitano e si appresta ora a distruggere le palme non solo siciliane ma di tutta la penisola. Se poi siete lettori di vecchia data, conoscete anche gli insuccessi in cui si sono imbattuti gli esperti nel tentativo di contrastare questa minaccia, insuccessi riportati puntualmente durante la passata gestione del giornale.

Per fortuna Palermo può contare su una cittadinanza che troppo spesso viene dipinta come insensibile verso i problemi della città ma che invece sa ancora dare prova di attaccamento al territorio. Vogliamo quindi segnalare un’iniziativa che, pur non risolvendo il problema del punteruolo rosso (questo resta un compito delle istituzioni e degli esperti), rappresenta un ottimo esempio di cittadinanza attiva.

A distanza di un anno dall’attacco del punteruolo rosso è infatti stato avviato un progetto di riqualificazione ambientale per restituire a viale Michelangelo un po’ di verde. I residenti della zona, in collaborazione con il Comune, per limitare il degrado di un’area dove prima svettava rigoglioso un palmeto, hanno deciso di donare alcune piante da interrare al posto delle vecchie palme.

Attualmente sono in corso i lavori di pulizia dell’area e, a causa di alcuni ritardi, l’impianto sarà pronto soltanto a partire dal prossimo settembre. Imprevisti a parte, quella di Viale Michelangelo resta una iniziativa lodevole, da promuovere e da ripetere in altre zone colpite dal terribile parassita. Laddove fallisce il mondo accademico, prova a metterci una pezza la cittadinanza…

Matteo Ferrante
(giugno 2010)