Parentopoli: assunzioni di Natale

Rubrica: Malauniversità

A Natale siamo tutti più buoni, come resistere alla tentazione di offrire una posizione a un proprio parente in un clima come quello natalizio? Perché regalare un orologio, una cravatta o un buon libro quando si può donare un po’ di sana stabilità al proprio nucleo familiare? A Roma, a Tor Vergata, non se lo sono fatto chiedere due volte e così, prima che scattassero le misure anti-parentopoli della riforma Gelmini, il rettore Renato Lauro ha prontamente assunto la nuora, Paola Rogliani, come professore associato di Malattie dell’Apparato respiratorio, che va così ad aggiungersi al figlio del Rettore, già professore ordinario di Endocrinologia. Un “ricongiungimento familiare” in piena regola.

Lo stesso accade alla Sapienza, dove lavorano la moglie e i due figli del rettore, Luigi Frati. Sulla recente assunzione del figlio Giacomo il rettore non ha dubbi – regolare e meritata – e del resto non poteva essere altrimenti. In passato Frati aveva ammesso l’esistenza di un problema-parentopoli negli Atenei italiani ma aveva subito specificato: il caso della sua famiglia è un’eccezione fondata sul merito. E poco importa se, guarda caso, tutti i suoi parenti hanno fatto gavetta proprio nella Facoltà di cui è preside…

La speranza è che in futuro non si senta più parlare di casi come questi, speranza questa che non sembra essere vana ora che è stata approvata la riforma: il testo infatti introduce un codice etico che impedisce la partecipazione ai concorsi a chi ha già, all’interno dell’ateneo, un parente (fino al quarto grado).
Barone avvisato, (Ateneo) mezzo salvato…

m.p.
(novembre – dicembre 2010)