Hyeronimus Bosch torna a Venezia

Rubrica: Cultura e società

Vittorio Sgarbi come personaggio televisivo potrà anche non piacere ma come critico d’arte è senza dubbio uno tra i più apprezzati dal grande pubblico. E al di là della diatriba sulla sua nomina come Soprintendente speciale per il polo museale della città di Venezia è destinato a lasciare il segno: il ritorno a Venezia del più visionario tra tutti i pittori fiamminghi, Hyeronimus Bosch, rappresenta sicuramente un primo passo in questa direzione.

Dallo scorso 19 dicembre sono infatti esposte tra le sale di Palazzo Grimani di Santa Maria Formosa (da non confondersi con l’omonimo palazzo oggi sede della Corte d’appello, appartenuto anch’esso all’importante famiglia patrizia veneta) tre opere dell’enigmatico Bosch: il polittico Visione dall’Aldilà, il Trittico di Santa Liberata e il Trittico degli eremiti.
L’esposizione, prodotta e organizzata da Arthemisia Group, mira alla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale veneziano, le opere selezionate infatti facevano già parte della collezione statale della Serenissima: conservate a Palazzo Ducale, riposavano da lungo tempo all’interno del deposito e per volontà di Sgarbi sono diventate nuovamente accessibili al pubblico. Le opere in questione inoltre sono così tornate in quella che può essere considerata la più adeguata collocazione, furono donate infatti proprio da un membro della famiglia Grimani, il cardinale Domenico Grimani.

La mostra, visitabile fino al 20 marzo 2011, non è tuttavia esente da critiche.
E’ strano per esempio che nessuno si sia preoccupato di tradurre in inglese i pannelli di tutte le opere presenti nel palazzo. Soltanto quello introduttivo e i tre a commento delle opere di Bosch presentano una descrizione completa di traduzione e in una città dalla forte vocazione turistica come Venezia un simile dettaglio non può essere trascurato, tanto più che per promuovere l’esposizione l’intera città è stata tapezzata di manifesti che hanno contribuito ad attirare un largo numero di turisti stranieri. Infine ci sarebbe da ridire anche sul prezzo del biglietto (nove euro quello intero, sette quello ridotto), che agli occhi di molti turisti potrebbe risultare eccessivo, tenuto conto del fatto che oltre ai tre capolavori del pittore fiammingo il neonato polo espositivo di Palazzo Grimani non può ancora contare su una collezione particolarmente ricca e prestigiosa.

Manfredi Pomar
(gennaio – febbraio 2011)

Bosch a Venezia
fino al 20 marzo 2011
Venezia, Palazzo Grimani – Santa Maria Formosa
Orari: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00