Il Museo Diffuso

Rubrica: Cultura e società

Lo scorso 14 novembre, a Palermo, ha aperto al pubblico la mostra d’arte contemporanea “Essential Experiences”, curata dall’attuale direttore del Musée d’Art Moderne de Saint-Etienne, Lóránd Hegyi. Particolarità della mostra è quella di essere divisa in due sedi espositive: Palazzo Riso, già sede del Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, e Palazzo Abatellis, al cui interno si trova invece la Galleria Regionale.

Una scelta che può essere considerata bizzarra ma senza dubbio significativa.
Mettere accanto al Trionfo della Morte – l’enorme affresco quattrocentesco di cui ancora oggi non si conoscere l’autore – opere d’arte contemporanea non deve sembrare infatti un accostamento pretestuoso. Con questa scelta si è voluto creare un ponte temporale tra passato e futuro, mettendo in evidenza l’ineluttabilità di alcune questioni esistenziali: il mistero della morte, lo scorrere inesorabile del tempo, il vuoto causato dalla perdita. L’uomo, in ogni epoca e in ogni luogo, si è sempre dovuto confrontare con certe questioni e probabilmente non potrà mai farne a meno, trattandosi, appunto, di esperienze essenziali.

Il ponte creato dal Riso però non è soltanto temporale, ma anche spaziale.
L’intenzione è quella di costruire un sistema, una rete, valorizzando opere distanti anche geograficamente e offrendo così una visione d’insieme. Per questa ragione il Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia è stato definito Museo Diffuso; sono da leggersi in quest’ottica le tre mostre curate e prodotte dalle direzioni delle Biennali d’Arte di Atene, Istanbul e Marrakech che avranno luogo nel corso del prossimo anno.

Intanto chi volesse confrontarsi con le esperienze essenziali proposte da uno dei più importanti storici dell’arte di oggi avrà tempo fino al 28 febbraio 2010.

Matteo Ferrante
(dicembre 2009/gennaio 2010)