Ogni anno il Nucleo di valutazione dell'Università di Palermo presieduto dal professore Luigi Pagliaro esprime un giudizio sulla qualità della didattica, la disponibilità dei docenti,l'adeguatezza delle lezioni, la razionalità degli orari. L'indagine viene effettuata attraverso i dati raccolti mediante questionari che raggiungono anche gli studenti.
Quest'anno gli studenti si sono espressi dettagliatamente su ogni corso di studi, lodando ma anche stroncando i docenti con nomi e cognomi. Ma questi dati, al momento in mano ai presidi, sono attualmente riservati e l'Ateneo non ha ancora deciso se renderli pubblici o no.

Per quanto riguarda le strutture, il parere degli studenti è stato molto critico: a soffrire del problema-spazi, in particolare, le Facoltà di Architettura, Lettere, Economia, Scienze della Formazione e Scienze politiche.

Per ciò che concerne il modo di esprimersi dei docenti durante le lezioni, tocca invece alla Facoltà di Ingegneria, sempre secondo gli studenti, il voto più basso: i professori non si esprimono in modo comprensibile (nel 20% dei questionari), oppure parlano troppo velocemente (nel 22%).
A Scienze politiche nel 43,7% dei questionari i professori hanno raggiunto l'ottimo quanto a chiarezza, dato che scende leggermente per Giurisprudenza: 40,4% dei questionari. Economia, Ingegneria e Medicina, sono per gli studenti le Facoltà in cui i docenti riescono meno a stimolare l'interesse dei ragazzi.
Per quanto riguarda la disponibilità dei docenti, oltre tre quarti degli studenti l'hanno giudicata accettabile o addirittura ottima un po' in tutte le Facoltà dell'Ateneo.
Ancora, ben il 75,8% degli studenti ha giudicato utile seguire le lezioni e solo il 9,5% le ritiene inadeguate e incomplete.

Hanno superato l'esame anche le esercitazioni, che nel 63% dei questionari sono state considerate un utile strumento di integrazione alle lezioni.