marzo 2007 numero 63

attualità
Terapia e pallottole
Sette proiettili calibro 9 per un posto di associato sfumato: il Policlinico Sant'Orsola di Bologna ottima ambientazione per il famoso film
con Robert De Niro

di  f. p.

nella foto: La locandina del film

Bella, ricca, bionda, massona - delle quote rosa - e soprattutto moglie di un barone della Medicina dell'Università di Bologna.
Intorno a lei, che si chiama Lucia Scorolli, ruota la brutta storia di cattedre e proiettili, posti contesi e colpi bassi per sterminare la concorrenza.

Policlinico Sant'Orsola, un posto di associato. Alla Scorolli, abituata nella vita ad avere tutto, clinica privata compresa, quel posto fa gola.
E anche al marito Renato Meduri, settant'anni, ordinario di Ottica fisiopatologica e direttore di Discipline chirurgiche, rianimatorie e dei trapianti di quello stesso ospedale universitario, che per lei smonterebbe anche la Tour Eiffel.

C'è poco tempo però per approfittare della situazione di baronato del prof Meduri, che sta per andare in pensione. Occorre saltare i convenevoli.
All' amore suo Lucia chiede con insistenza quel titolo accademico che le manca tanto. E il Meduri glielo regala, o per la verità, prova a regalarglielo, modellando il bando di concorso a quel posto di associato sulle fattezze professionali della sua bella moglie.

Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi, e i cinque membri della Commissione modificano il profilo richiesto per il concorso: il candidato ideale non ha più il fisico mozzafiato della dottoressa Scorolli in Meduri, che dunque vede inesorabilmente allontanarsi il sogno di gloria accademica.

La coppia accusa del colpo basso il terzo protagonista della storia, altro barone della Medicina del Sant'Orsola: Emilio Campos, cinquant'anni, ordinario e direttore della Prima clinica oculistica, nemico giurato del collega Meduri per ragioni di spartizioni di potere.
Meduri lo accusa e lo minaccia: "Stavolta non la passerai liscia", gli lascia incontestabilmente registrato sulla segreteria telefonica il 13 novembre scorso.

Se non una prova, un forte indizio.
E così quando Campos riceve a casa sette proiettili calibro 9, Digos e sostituto procuratore della Repubblica Enrico Cieri è l'ineffabile coppia Meduri-Scorolli che vanno a cercare. E confezionano per loro l'accusa di essere i mandanti di quelle minacce.

Roba da cronaca nera di quartieri degradati da periferia suburbana. Se non fosse che l'Esimio prof e la sua rispettabile consorte, firmatissima dalla testa ai piedi neanche uscisse ogni giorno dalle pagine di Vogue, frequentano invece il più antico e nobile Ateneo d'Europa, dove nel 1988, a novecento anni dalla sua fondazione - quattrocentottanta rettori europei si riunirono per firmare la Magna Charta Universitatum, dove, guarda caso, si parla anche di reclutamento dei docenti.

Chissà se i coniugi Meduri l'hanno mai letta.


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