marzo 2008 numero 75

attualità
Italia: croce e delizia degli studenti europei
 
Un sondaggio ha dato risposte poco incoraggianti sulla qualità della loro vita
nel nostro Paese e sulla condizione degli Atenei italiani e dei loro servizi
 

di  n. n.

Se il 97% degli studenti Erasmus arriva in Italia perché “sempre attratto dal Belpaese”, solo il 60% alla fine della sua esperienza italiana ci ritornerebbe.
Questo il dato che emerge da un sondaggio di “Studenti Magazine” e dell'Associazione Erasmus Student Network Italia.

Se dunque gli studenti universitari europei nell’ambito del piano per la mobilità della formazione universitaria lanciato nel 1987 dalla Comunità europea continuano a venire nel nostro Paese è più per le bellezze naturali e artistiche che per la reale convinzione di trovare anche un livello elevato della qualità degli Atenei.

Il sondaggio è stato realizzato attraverso un questionario di venti domande diffuso attraverso il sito Internet della rete internazionale di Associazioni universitarie che si occupano dell’accoglienza degli studenti Erasmus.

Al questionario hanno risposto studenti provenienti da 28 nazioni diverse e afferenti a 27 diverse città italiane che ospitano sedi universitarie e i risultati non sono stati incoraggianti sotto diversi aspetti.
Innanzi tutto i prezzi troppo alti degli alloggi, che rendono difficile la permanenza a medio e lungo termine (il 37,4% ha messo al primo posto questo problema). Quando gli appartamenti si trovano sono in cattive condizioni (29,1%), oppure vengono affittati in nero (12,7%).
C’è poi chi lamenta anche il razzismo dei proprietari che non affittano a extracomunitari (20,8%).
Insomma, alla voce affitti ha avuto problemi ben il 66% degli studenti stranieri. Le cui difficoltà però non si fermano qui.
Perché anche comunicare è difficile nel nostro Paese, dove sono ancora pochi, rispetto al resto delle popolazioni del Centro e del Nord Europa, a parlare l’inglese, lingua comunitaria ufficiale. D’altra parte l’italiano che si insegna nelle nostre Università lascia a desiderare: i corsi di lingua sono stati bocciati dal 52,6% degli studenti che hanno risposto al questionario e il 30,6% di loro non ha nemmeno cominciato a frequentarli.

Gli studenti Erasmus però, degli Atenei italiani, non bocciano solo i corsi di lingua, ma tutto il sistema universitario, che ritengono in genere sempre peggiore di quello del loro Paese d’origine.
Per il 39,6% degli interpellati la causa principale di questa bocciatura è il pessimo stato delle strutture. Seguono la scarsità dei servizi web (24,4%) e la difficoltà nel raggiungere informazioni (19,5%) e professori (16,5%). E a proposito di professori, il 59% non vede differenze rispetto ai docenti delle loro Università, il 25% li giudica peggiori e solo il 16% li considera migliori.
 


(fonte: www.corriere.it)

 


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