marzo 2008 numero 75

attualità
All’Expocomfort di Milano per saperne di più sui rapporti
Atenei - Imprese
Situazione genericamente sconfortante. Uniche eccezioni le Università
del Nord-Est, Udine e Padova in primis
 

di  Manfredi Pomar

nella foto: Il logo del software sviluppato da Rhoss con l’Ateneo di Padova

Dall’11 al 15 marzo ha avuto luogo nel polo di Rho della Fiera di Milano la trentaseiesima edizione della Mostra Convegno Expocomfort, l’esposizione internazionale biennale dedicata all’impiantistica civile e industriale, da sempre attenta ai temi del risparmio energico e della sostenibilità ambientale.

I numeri parlano chiaro: 350.000 metri quadri espositivi lordi, 2.700 aziende partecipanti tra cui 600 espositori stranieri, pari ad un incremento dell’8% rispetto alle cifre della passata edizione, per una esposizione che, oltre all’area espositiva, ha proposto svariate iniziative, dall’approfondimento di temi industriali e tecnici, allo sviluppo di nuove opportunità di incontro tra espositori e operatori del settore.

“Ateneo Palermitano”, particolarmente interessato, come sapete, al binomio energia-innovazione (ma anche al rapporto Università-Imprese), non poteva non essere presente alla manifestazione.

La Mostra Convegno Expocomfort ci ha così fornito una ghiotta occasione per studiare la situazione del settore, dandoci l’opportunità di scoprire le aziende più orientate verso il progresso tecnico e i loro rapporti con gli Atenei italiani.

Si sostiene che in Italia non si fa ricerca, che lo sviluppo industriale va a rilento e che esiste un profondo scollamento tra Impresa e Accademia. Noi siamo andati a chiedere conferma direttamente alle aziende, nazionali e straniere.

Le informazioni ottenute, se da un lato appaiono più che sconfortanti, dall’altro possono riempire d’orgoglio le Università del Nord-Est.

Come al solito infatti le Università straniere, da quelle inglesi a quelle brasiliane, vengono preferite agli Atenei italiani e sono molte le aziende che non ripongono fiducia nella realtà accademica nostrana. Le uniche eccezioni vengono, appunto, dal Nord-Est: Udine e Padova in primis.
L’Ateneo di Padova, in particolare, può vantare rapporti con numerose aziende del freddo, Refcomp, Frascold e Rhoss sopra tutte.

E proprio Rhoss, che alla Mostra Convengo festeggiava i suoi quarant’anni di attività, ha dimostrato di meritare una menzione speciale: know-how, disponibilità di strutture avveniristiche per prove e collaudi e attività di ricerca in collaborazione con numerosi Atenei universitari per migliorare le prestazioni tecniche dei prodotti, ne fanno una delle più attive in tal senso.

Un esempio è dato dalla creazione dell’innovativo Adaptive Function Plus, brevettato da Rhoss e frutto della collaborazione con l’Università di Padova: applicato a refrigeratori e pompe di calore, ottimizza il consumo limitando gli sprechi, senza incidere molto sui costi del prodotto, trattandosi di un miglioramento a livello di software.

Il prossimo appuntamento con la Mostra Convegno Expocomfort è per il 2010: riusciranno nel frattempo gli Atenei italiani a migliorare i loro rapporti con le principali realtà aziendali interessate all’innovazione, anzi a crearli ex novo?

Noi speriamo di esserci per potervelo raccontare.


 


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